IL GRUPPO DI MERCATI ORTOFRUTTICOLI INTERATTIVI

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martedì 15 luglio 2008

IN EUROPA AUMENTANO I CONSUMI DI ORTOFRUTTA EQUO E SOLIDALE

(Fonte:greenplanet.net) La nuova ricerca evidenzia infatti come le vendite di frutta e verdura biologica abbiano superato per la prima volta dal 2007 i 5 miliardi di euro di fatturato. L’ortofrutta equo e solidale ha registrato i rapporti di crescita maggiori, con un incremento, l’anno scorso, anche del 92%. Complice di questa tendenza anche la scelta di alcune catene di supermercati. La maggior parte di queste, in Inghilterra, come Sainsbury’s e Waitrose le quali hanno convertito completamente l’approvvigionamento di banane, nel 2007, a favore di prodotti equi e solidali.Oggi il 25% delle banane presenti nel mercato britannico hanno una certificazione Fairtrade, la quota più elevate di qualsiasi altro paese UE. I maggiori cambiamenti sono avvenuti nei paesi del nord Europa. In Gran Bretagna, oltre il 5% del fresco è certificato bio e commercio solidale, così come in Germania e Finlandia. In Svizzera si è arrivati a superare il 10%. Tra le certificazioni, nonostante la crescita dei marchi equi e solidali, l’agroalimentare biologico continua ad ottenere i risultati migliori, con un fatturato di 2,5 miliardi di euro nel 2007. Nei prossimi anni, si prevede inoltre che la frutta bio surclasserà la verdure, quando sarà possibile introdurre nel mercato una maggior varietà di prodotti esotici e tropicali. Il settore dell’ortofrutta bio continua a soffrire per la carenza di approvvigionamento. Lo studio di Organic Monitor evidenzia come molti importanti importatori europei stiano sviluppando delle strutture di approvvigionamento tali da poter garantire continuità nella fornitura.

Ferrara Frutta: il punto sulla stagione commerciale della frutta estiva e le previsioni per quella delle pere

Ferrara Frutta: il punto sulla stagione commerciale della frutta estiva e le previsioni per quella delle pere: "Previsioni per la campagna pere
Ferrara Frutta coltiva diverse varietà di pera su una superficie di 1.300 ettari. 'Durante il tradizionale incontro tecnico che si svolge proprio in questo periodo dell'anno - spiega Pirani - sono emerse le previsioni per la campagna pere 2008 presso la nostra cooperativa. Le stime parlano di un calo produttivo intorno al 20% rispetto al 2007, annata che era già stata inferiore in confronto all'anno prima'.

Come sottolinea Pirani: 'La causa principale di questa contrazione dei volumi è stata causata quasi esclusivamente dal clima freddo e caratterizzato da forti sbalzi termici proprio nella fase della fioritura, che è risultata quest'anno più lunga del normale. Certamente ci sono varietà di pera più delicate e sensibili ai fenomeni climatici sfavorevoli e altre più resistenti, però al momento stiamo notando un accentuato fenomeno di 'cascola' - caduta spontanea dal ramo - dei frutticini di pera ancora in fase di sviluppo'."

lunedì 14 luglio 2008

AUMENTANO I PREZZI AL CONSUMO IN ROMANIA

Bucarest - Alla fine del mese di giugno l'inflazione su base annua ha raggiunto l' 8,61%, secondo l'Istituto Nazionale di Statistica della Romania. La crescita dell' inflazione è stata causata in gran parte dagli aumenti dei prezzi del cibo e dei combustibili. Rispetto a maggio, l'indice dei prezzi al consumo per le merci alimentari e non alimentari è aumentato dello 0,3%. La maggiore crescita di prezzo si è registrata per la frutta fresca (7,77%). Gli unici prodotti alimentari che hanno registrato una diminuzione del prezzo sono le uova (-5,04%) e le patate (-4,93%). I prezzi dei prodotti non alimentari sono aumentati dello 0,28%. L'energia elettrica e il gas hanno mantenuto i prezzi di maggio. La maggior parte degli analisti aveva previsto un livello annuale dell' inflazione compreso tra l' 8,6 e 8,7%, con un nuovo picco intorno al 9,5% a luglio. Nel periodo luglio 2007-giugno 2008 i prezzi sono aumentati, in media, del 7,1% rispetto al periodo luglio 2006-giugno 2007. ( Fonte: Ice Bucarest )"

VANDALISMO IN VAL DI NON

Ignoti hanno tagliato nella notte tra il 12 e il 13 luglio 400 giovani meli di un’azienda di agricoltura
biologica a Revò, in val di Non. Vittima del gesto è Mariano Chini, uno dei pionieri dell’agricoltura biologica nella valle. Sull'accaduto stanno indagando i carabinieri di Cles. In val di Non in passato si erano già registrati simili atti di vandalismo.

TUNISIA LEADER EXPORT DATTERI

Fino al mese di giugno scorso, sono state esportate quasi 35.490 tonnellate di datteri dalla Tunisia, per un valore di 105 milioni di dinari. Il governorato di Tozeur, da solo, ha esportato 7500 tonnellate, per un valore di 24 milioni di dinari.

Gli 11 investitori che operano nel settore dell' esportazione dei datteri nella regione, hanno introdotto unità di condizionamento e di deposito frigorifero della capacità di 16 mila tonnellate all'anno. Grazie a queste unità, datteri di alta qualità sono disponibili sul mercato, anche oltre stagione.

Le esportazioni tunisine di datteri continuano registrare record una stagione dopo l'altra. Ormai raggiungono più di 60 paesi distribuiti nei cinque continenti. Il settore occupa il terzo posto delle esportazioni agricole dopo l'olio d' oliva e i prodotti ittici.

sabato 12 luglio 2008

Opportunità d'affari

"Il settore, che comprende i prodotti ortofrutticoli, floricoltura, zootecnia e pesca, alimentari, incluso vini e bevande, conta circa 70.000 imprese e oltre 450.000 addetti. Il sistema agroindustriale italiano è composto in prevalenza da PMI, ma oltre il 60% del fatturato proviene da imprese multinazionali e da grandi gruppi industriali. La debolezza strutturale è compensata dal fatto che molte PMI italiane offrono prodotti tipici e di elevata qualità, spesso a denominazione di origine, che permette loro di conquistare nicchie di mercato, al riparo della concorrenza dei grandi gruppi industriali, nelle fasce alte del mercato, sia interno che estero. Il 22% del fatturato è esportato e si contano oltre 16.000 imprese esportatrici."
FONTE ICE

UE:NUOVO ACCORBO PER SCAMBI CON L'EGITTO

E' stato raggiunto un accordo preliminare per liberalizzare ulteriormente il commercio di prodotti agricoli freschi e trasformati e di prodotti ittici fra l'UE e l'Egitto. Attraverso questo accordo, l'UE avrà libero accesso al mercato egiziano per il 90% circa delle esportazioni di prodotti agricoli e ittici. Per alcuni prodotti come il tabacco, il vino, le bevande alcooliche e la carne suina, che sono esclusi dagli accordi, resteranno in vigore i regimi esistenti. I dazi doganali saranno dimezzati per i prodotti a base di zuccheri, la cioccolata, le paste alimentari e i prodotti della panetteria e della pasticceria. Questo accordo dovrebbe consentire di rafforzare la posizione degli esportatori europei sul mercato egiziano, il più importante del Medio Oriente. In cambio, il mercato europeo sarà liberalizzato per le importazioni egiziane ad eccezione di pomodori, cetrioli, carciofi, zucchine, uve da tavola, aglio, fragole, riso, zucchero, prodotti trasformati ad alto tenore di zucchero e tonno e sardine trasformati, per i quali continueranno ad applicarsi i regimi esistenti.Per ulteriori informazioni è possibile contattare il servizio Affari Europei dell'Ufficio ICE di Bruxelles - bruxelles@bruxelles.ice.it (referente UE Ariane Decramer, a.decramer@ice.it Tel. (+32)2.229.14.43).(Fonte: Ice Bruxelles)