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mercoledì 9 luglio 2008

CONTRO IL CARO PETROLIO FRUTTA A KM 0

Mangiare a "chilometri zero" significa infatti anche risparmiare e combattere l'inflazione con cibi locali e di stagione che non subiscono troppe intermediazioni e non devono percorrere lunghe distanze prima di giungere sulle tavole. Un ottimo modo per combattere il caro prezzi in un Paese come l'Italia dove - sottolinea la Coldiretti - l'86 per cento dei trasporti avviene ancora su gomma e dove i costi della logistica arrivano ad incidere per addirittura un terzo del prezzo di frutta e verdura. L'iniziativa - sottolinea la Coldiretti - risponde al bisogno di un numero crescente di consumatori che vuole condurre uno stile di vita attento all'ambiente e alla salvaguardia del clima anche a tavola. Lo stesso premio Nobel per la Pace ed ex vicepresidente Usa Alan Gore nel suo libro "La scomoda verita'" ha inserito l'acquisto di cibi locali offerti direttamente dagli agricoltori nell'elenco delle cose da fare per dare una mano a salvare la terra dal surriscaldamento globale tenuto conto che "e ' stato stimato che un pasto medio percorre piu' di 1.900 km per camion, nave e/o aeroplano prima di arrivare sulla vostra tavola ed e' molto piu' ragionevole comprare alimenti che non devono fare tutta quella strada" perche' "spesso ci vogliono piu' calori di energia per portare il pasto al consumatore di quanto il pasto stesso provveda in termini nutrizionali". L'aumento del costo del petrolio - ha sottolineato il presidente della Coldiretti Sergio Marini - ha fatto esplodere il costo dei trasporti e messo in discussione il principio base della globalizzazione in base al quale si consumano i prodotti realizzati dove costa meno. Oggi - ha precisato Marini - e' necessario sviluppare la produzione vicino ai luoghi di consumo per motivi economici e ambientali sia nei paesi poveri che in quelli ricchi. Tra gli obiettivi della legge vi e' la promozione del patrimonio agroalimentare regionale nei pasti di scuole elementari, istituti scolastici superiori, universita', ospedali e caserme nella misura del 50 per cento, una percentuale che non discrimina il prodotto di origine extraregionale o straniera ma - sostiene la coldiretti - valorizza le tipicita' locali consentendo ai consumatori di fare scelte consapevoli, sostenibili in termini di prezzo e meno impattanti sull'ambiente. L'articolato prevede inoltre spazi riservati agli agricoltori nei mercati rionali, che non andranno a ledere gli interessi di altre categorie, ma integreranno la gamma delle offerte stagionali ai consumatori attraverso la filiera corta. Significativa l'adozione di "menu' a km zero" da parte di alcuni ristoratori che impiegando ricette a base del 30 per cento di specialita' provenienti dalle campagne circostanti hanno dimostrato attenzione e soprattutto condivisione del progetto della Coldiretti.

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